Cresce l’offerta di formazione continua per l’industria

Lo sviluppo delle competenze dei lavoratori sostiene la crescita economica

Gli indicatori economici confermano che il settore industriale in Svizzera gode di ottima salute. La farmaceutica è in continuo sviluppo, e il settore metalmeccanico esibisce cifre lusinghiere: secondo Swissmem (Associazione delle industrie del settore metalmeccanico ed elettrico) nel primo semestre del 2018 gli ordinativi sono cresciuti del 24,1%; il fatturato del 16,1% e le esportazioni del 4,9% rispetto all’anno precedente.

Come tuttavia segnala anche il Monitor Svizzera di Credit Suisse, il limite di questa fase di sviluppo potrebbe trovarsi proprio nella mancanza di risorse umane in possesso delle competenze adeguate per sostenere questa crescita, sempre fortemente caratterizzata dall’innovazione. Per questo, l’attenzione delle organizzazioni del settore si concentra in modo importante sulla formazione continua. Da una parte, i nuovi contratti collettivi di lavoro del settore contemplano diverse misure volte a favorire l’accesso dei collaboratori alla formazione; dall’altra, l’offerta di corsi e misure di perfezionamento si amplia.

In Ticino è nato di recente il Campus Formativo Industriale, frutto dell’associazione di tre grandi attori del settore: l’Associazione Industrie Ticinesi (AITI), l’Associazione delle Industrie Metalmeccaniche Ticinesi (Ameti) e la Swissmem Academy di Winterthur. L’obiettivo di questo nuovo polo è innanzitutto quello di rendere più accessibili anche in Svizzera italiana le offerte formative disponibili in altre aree della Svizzera e, a medio termine, quello di diventare un punto di riferimento unico, che riunendo tutte le offerte disponibili in Ticino si proponga come centro strategico per la formazione continua del settore industriale.

Già dall’autunno del 2018 il Campus Formativo Industriale mette a disposizione i corsi di Team Leader e di Orientamento al cliente per tecnici e addetti al servizio esterno, progettati in collaborazione con Swissmem Academy, che si avvalgono anche di risorse innovative come l’e-learning e altri strumenti di formazione a distanza su cui pure si sono concentrati cospicui investimenti da parte della Swissmem.

Contemporaneamente, e in vista della futura convergenza nel Campus Formativo Industriale, si rinnova ed aggiorna continuamente l’offerta formativa di Fondazione Terzo Millennio (Unità Formativa di AITI), che propone una gamma molto vasta di corsi tecnici, molto utili sia per le imprese, sia per i singoli lavoratori che desiderano ampliare la propria preparazione per affrontare il mercato del lavoro con strumenti sempre più aggiornati.

I corsi FTM consentono a lavoratori non qualificati di riaprire la propria carriera formativa e di recuperare diplomi federali (corso serale per l’acquisizione dell’Attestato Federale di Capacità di Meccanico di Produzione AFC), come pure di ampliare il proprio bagaglio professionale in vari ambiti specialistici: dal disegno tecnico alla meccanica, dalla pneumatica all’informatica, fino all’acquisizione delle competenze necessarie nell’utilizzo delle macchine a controllo numerico (CNC).

Nelle lavorazioni meccaniche, le macchine a controllo numerico hanno ormai completamente sostituito quelle tradizionali. La conversione di tutto il personale esperto verso l’utilizzo di questa tecnologia è indispensabile, per non dissipare il grande patrimonio di esperienza nelle lavorazioni presente nelle persone, e per sostenere l’innovazione nella produzione. Per questo, FTM ed AITI collaborano strettamente con il Cantone (Sezione del Lavoro, Divisione della Formazione Professionale) nell’approntare strategie efficaci e nel velocizzare al massimo questa transizione, a vantaggio delle persone, delle imprese e in ultima analisi di tutta l’economia locale.

Dalle competenze tecniche a quelle sociali e relazionali (le cosiddette “soft skills”), lo sforzo delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria rimane molto intenso, e fortemente orientato a fornire una risposta efficace all’economia ticinese e svizzera, che fa della qualità della manodopera una vera e propria risorsa strategica per superare la concorrenza e conquistare posizioni di privilegio nella competizione globale.